Gaeta tra mare, arte e cultura

Una costa caratterizzata da ben 10 chilometri di spiagge separate da punte rocciose e caratterizzate dalla presenza di torri genovesi.

Questo è il panorama che caratterizza il litorale tra Gaeta e Sperlonga al centro del quale il nostro campeggio è ubicato.

Le spiagge di Gaeta

In questo tratto di costa le sette bellissime spiagge di Gaeta si distinguono, per la presenza di elementi naturalistici fuori dal comune, arenili più “selvaggi” e tratti molto attrezzati come la spiaggia di Serapo. Su queste coste il mito narra che sia approdato Enea che qui seppellì la sua nutrice Cajeta dalla quale, secondo la leggenda, ha origine il nome della città di Gaeta.

Gaeta non è però solo mare, è anche il verde profondo e odoroso del Parco Urbano di Monte Orlando, parte del più ampio Parco Regionale Riviera di Ulisse, in cui la macchia mediterranea si sviluppa in tutta la sua ricchezza e si tuffa improvvisamente nel blu del mare passando per le falesie mozzafiato che caratterizzano la costa. E tra questa natura rigogliosa si ritrovano anche numerose testimonianze storiche, come la Polveriera e il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, e religiose come il Santuario della Santissima Trinità accanto al quale si trova la Montagna Spaccata con la famosa mano impressa nella roccia, protagonista di narrazioni tra storia religiosa e legenda.

Archeologia e Storia di Gaeta

Gaeta stupisce e conquista anche per la ricchezza di beni archeologici, architettonici ed artistici. Il Santuario dell’Annunziata 1931 con la sua cappella dell’Immacolata (o Cappelletta d’oro), nella quale si sono raccolti in preghiera i pontefici Pio IX e Giovanni Paolo II; il Palazzo de Vio con il Museo Diocesano dove è conservatolo Stendardo di Lepanto che sventolò sulla nave ammiraglia della flotta cristiana alla battaglia di Lepanto (7 Ottobre 1571); il Duomo con il campanile in stile romanico – moresco del XII secolo; l’imponente Castello Angioino-Aragonese, la cui costruzione risale a Federico II di Svevia.  E ancora il caratteristico quartiere medioevale fatto di vicoli tortuosi, torri, chiese, scale, portali e campanili che compongono un insieme architettonico di rilevante interesse su cui svetta la Chiesa di San Francesco in stile neo-gotico. Di assoluto rilievo anche il borgo marinaro e contadino di Porto Salvo con la sua via dell’Indipendenza e i vicoli che da essa si diramano, un tempo palcoscenici della vita popolana, le sue chiese e le sue tradizioni fortemente legate al mare.

Tra queste la festa della Madonna di Porto Salvo, onorata nella seconda domenica d’Agosto, festa il cui fulcro è una grande processione in mare, durante la quale, la bionda Madonna di Porto Salvo, vestita di un serico manto celeste, in qualità di protettrice della gente di mare, viene posta su un grosso barcone addobbato con fiori e festoni. La nave che trasporta la statua della Madonna allo scendere del crepuscolo, si allontana nella rada seguita da centinaia di imbarcazioni d’ogni genere regalando uno spettacolo fortemente suggestivo che ha il suo culmine nel rito della benedizione delle acque, mentre fra le onde viene calata una corona di fiori in memoria di tutti i caduti del mare.

E poi passando alle tradizioni gastronomiche, come non ricordare la “tiella”, una particolare pizza ripiena caratterizzata da due sfoglie sottili, cibo che in origine, era la colazione di contadini e pescatori.